Incognite, ansie e paure. Questo è l’attuale scenario sul mondo della scuola . Un futuro incerto per molti insegnati e il personale ATA ma soprattutto per migliaia di studenti. Con la chiusura delle scuole di primo e secondo grado a far discutere e animare l’argomento è la dad, la didattica a distanza.  Ci si interroga sui risultati conseguiti. Nelle ultime ore la ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, ha manifestato dubbi.  Inizialmente la DAD era stata voluta  come strumento utile per fronteggiare il blocco causato dalla pandemia. A suo avviso non funziona più, causando disorientamento e distrazioni e anche un pizzico di rabbia. « La DAD è come se fosse una didattica in presenza fatta con due device posizionati in due luoghi diversi – ha dichiarato la sen. Tiziana Drago di Popolo Protagonista, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – la didattica a distanza richiede alcuni strumenti, come l’utilizzo di una piattaforma. Posso assicurare che ci sono docenti che hanno fatto un uso corretto, con esiti positivi, svolgendo in passato corsi di formazione. Io non la demonizzerei; l’errore consiste nell’utilizzare solo questa strada. Ma noi ci siamo trovati in una situazione d’emergenza quindi dovevamo provvedere a portare avanti i programmi scolastici e grazie alla dad ci siamo riusciti ». Ma oltre ad essere chiamati ad affrontare lo stop and go delle lezioni in presenza, la comunità scolastica inizia a interrogarsi sul prossimo anno scolastico. Dopotutto mancano 8 mesi alla ripartenza e molti problemi sono rimasti insoluti. Non c’è solo le questioni strutture scolastiche e  le classi pollaio. Sullo sfondo rimane il nodo docenti con i concorsi annunciati e rimasti bloccati o non ancora avviati. Mentre infatti la selezione straordinaria, per l’immissione in ruolo dei precari è iniziata, non si hanno notizie sulla procedura “straordinaria” per l’abilitazione nonché per il concorso ordinario. Tutto fermo e con un silenzio assordante. «Noi abbiamo pensato – conclude – di indire dei concorsi in una situazione di emergenza che richiederebbe delle soluzioni emergenziali. Tra l’altro sono delle soluzioni emergenziali nell’ordinario. Io ero per la stabilizzazione per titoli e servizi».

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