«Il comportamento dei siciliani non è stato dei migliori , siamo messi male, perché la responsabilità della circolazione del virus è solo nostra ». Queste sono le parole del Commissario per l’emergenza anti-Covid di Palermo, Renato Costa, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica. Il periodo  delle festività natalizie consegna ad oggi, alla nostra regione, un numero elevato di positivi che posizionano la Sicilia tra quelle più colpite in tutto il territorio nazionale. La scelta di entrare in zona rossa è stata necessaria a fronte di una situazione epidemiologica preoccupante. Se i nostri confini erano ben controllati da ingressi e partenze, il tasso di positività è cresciuto tra festini e cene extra.« Quest’anno in merito all’ordinanza del presidente della Regione siciliana – ha dichiarato – abbiamo chiuso confini, presidiato porti  aeroporti e strade. A Palermo abbiamo fatto circa 45.000 tamponi. Il virus è circolato tra noi, rimane ancora illogico il criterio dei siciliani di festeggiare con 30-40 persone i cenoni ». Forse bisogna capire, adesso più che mai, che stiamo attraversando un momento delicato. Fino alla conclusione del mese di gennaio saremo in zona rossa. In attesa di vaccinare gli abitanti dell’intera isola, ad oggi l’unica uscita dal tunnel Covid è quella di rivedere i nostri comportamenti. Cambiare piccoli accorgimenti per fare la differenza. Anche la scuola affronta un momento delicato e a gran voce il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, vieta di stazionare e creare assembramenti all’ingresso delle scuole. « Noi stiamo effettuando un numero elevato di screening su indicazione del governo regionale – conclude  – mettendo a disposizione il drive in nella zona commerciale di Palermo. I controlli effettuati al personale scolastico è veramente basso. Dai risultati ricevuti la scuola sembrerebbe un luogo sicuro. L’unica arma che ci protegge in questa pandemia, in attesa del vaccino, sono i DPI, usare la mascherina, lavare le mani e utilizzare i guanti devono essere in cima alle abitudini dei siciliani ».

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