Continua l’emergenza rifiuti a Palermo. La discarica di Bellolampo è colma. I sacchi di immondizia e restano dunque in molte strade della città. Un problema che mette in ginocchio la popolazione stanca di vivere e vedere un triste panorama. Alla base del problema la saturazione delle vasche esistenti e la mancata apertura della settima vasca. Giorno dopo giorno la situazione peggiora. Occorrono impianti. « E’ chiaro a tutti che stiamo attraversando una situazione d’emergenza – ha dichiarato Leoluca Orlando sindaco di Palermo, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – sia palermitana che regionale. Dal 2014 l’ANCI ha sempre dichiarato le difficoltà in merito alla mancanza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti. La discarica di Bellolampo ha dovuto sopportare il peso dei rifiuti provenienti da oltre 40 Comuni riducendo la vita della discarica stessa. Purtroppo l’appalto della Regione, in riferimento alla settima vasca, ha subito dei ritardi e questo ha fatto soffocare la condizione e lo smaltimento dei rifiuti aprendo così un’emergenza in tutta la Sicilia. Tutto questo rischia di aprire uno scenario sanitario che peggiorerebbe la situazione. La RAP sta cercando di smaltire i rifiuti in città con degli interventi straordinari, con delle pale che vengono quotidianamente utilizzate per superare l’emergenza». Una città che annaspa, in un’emergenza che forse era già annunciata da tempo e che diventa adesso complessa. In questo anno già difficile per ogni singolo cittadino a causa dell’emergenza sanitaria, ciò amplifica e rende tutto più lento o impossibile. Necessita una tabella di marcia che guardi ad una immediata ripresa. «Il primo responsabile sono io – conclude – ci sono stati atteggiamenti irresponsabili da parte della RAP e della Regione. Non ci sono dubbi che da 6 anni con le forti denunce da parte dell’ANCI come stato di crisi in tutta la Sicilia; ognuno faccia la propria parte assumendosi le proprie responsabilità. Bisogna mettere in piedi dei veri impianti di smaltimento dei rifiuti. Abbiamo slittato il pagamento della TARI al 31 dicembre, esonerando tutte le categorie produttive per venire incontro alle aziende che hanno subiti effetti negativi dettate dalla chiusura del lockdown».