La città di Messina ritorna zona rossa. E’ così che la comunità si è svegliata stamattina, alla luce dei nuovi casi di contagio da Covid19, che preoccupano i cittadini in riva allo Stretto. Un lockdown che durerà fino al 31 gennaio con il sindaco Cateno De Luca pronto a varare misure ancor più restrittive in tutta la città. «Era indispensabile entrare in zona rossa – ha dichiarato Cateno De Luca sindaco della città di Messina, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – ci sono dei parametri che indicano il nostro territorio a nuove restrizioni. Il rapporto tra tamponi e numero di positivi è ad oggi alle stelle. Basti pensare che a Messina il numero è salito al 34,5%, un tampone su 3 è positivo. I posti letto Covid  negli ospedali  hanno raggiunto l’80/90% di saturazione. Tutto questo è stato causato, anche, dalla mancanza di gestione da parte dell’ASP di Messina che non è riuscita ad aggiornare, e inserire all’interno della banca dati oltre 3.300 nominativi di soggetti positivi. All’improvviso la città di Messina si è trovata vulnerabile al virus ». In attesa dei nuovi scenari nazionali a partire dal 15 gennaio, giorno in cui sarà in vigore il nuovo DPCM da parte del governo, la città dello Stretto si interroga su quelle che saranno le nuove restrizioni. Attività ritenute importanti  per la comunità ma a fronte di una vera emergenza sanitaria che spaventa e preoccupa più che mai, sembra netta la direzione che vuole percorrere il primo cittadino. «Chi amministra deve prendersi delle responsabilità senza se e senza ma – conclude – prendendo delle decisioni giuste per la città. Io sono stato attaccato e minacciato a  Messina  perché ho messo in piedi una nuova ordinanza con ulteriori restrizioni che sono di gran lunga superiori. Ad esempio da venerdì 15 gennaio non sarà più consentito l’asporto. Guarda caso il Governo nazionale sta discutendo la stessa cosa. Da venerdì a Messina entrerà il lockdown, e mi assumo la responsabilità verso la città e i messinesi ».

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