L’anno 2020 è alle spalle, consegnandoci parecchie ferite e difficoltà. E’ tempo di bilanci anche per tutti i settori di trasporto. L’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania “tira la linea” con numeri non positivi. I numeri parlano chiaro. Il 64% dei passeggeri in meno preoccupa. La prima fase del lockdown, soprattutto nei mesi di aprile e maggio, ha fatto registrare il minor traffico di passeggeri. L’aeroporto e la società di gestione per fronteggiare l’emergenza sanitaria hanno messo a disposizione l’area del terminal C per effettuare i controlli, i tamponi rapidi per chi atterra e per chi deve partire. «Abbiamo avuto un calo enorme perdendo il 64% dei passeggeri rispetto all’anno scorso – ha dichiarato Nico Torrisi Amministratore Delegato S.A.C. dell’aeroporto di Catania, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – un dato che era inimmaginabile. Però il nostro aeroporto rispetto agli altri aeroporti  ha avuto dei dati a favore, recuperando posizioni, collocandosi come quarta aerostazione nazionale. Tutto questo ci deve far capire che le prospettive future  per il nostro scalo sono e devono rimanere una forte crescita nel breve tempo possibile ». Il traffico aereo è stato parecchio condizionato dalle restrizioni anche nelle singole tratte. Basti pensare che Milano Malpensa sommate a quelle di Linate superano Roma, la rotta più trafficata. I voli internazionali sono stati in numero cospicuo cancellati. Poche variazioni per le low cost. Ma in questo scenario alcuni aspetti positivi hanno segnato l’anno scorso per l’aerostazione etnea. «I parcheggi sono stati completati tutti – conclude Torrisi – il P6, cioè l’area dove c’era il campo Goretti, permette di parcheggiare l’auto a due euro al giorno, una tariffa che ha il costo poco più di un caffé. Per il mese di febbraio, poi, verranno completati i lavori di collegamento con la stazione ferroviaria di Fontanarossa, una nuova fermata che collegherà con il trasporto pubblico gommato AMT, all’aeroporto».

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