Allarme varianti in Italia. Un possibile lockdown per evitare una nuova crisi pandemica spaventa molti.  Le varianti preoccupano gli esperti. Bisogna cambiare rotta per contrastare la diffusione del virus. «Io credo nel lockdown che sia frutto di programmazione e finalizzazione – ha dichiarato il prof. Cristoforo Pomara ordinario di Medicina Generale del Policlinico di Catania e membro del CTS Sicilia, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – se tutto questo serve per abbassare la curva non sono d’accordo. Se Roma ha anche i dati per programmare un’intensa campagna vaccinale, così come in altri Paesi, allora tutto questo avrebbe un senso, significherebbe lanciare un messaggio forte e chiaro a tutte le componenti commerciali e ai cittadini, per raffreddare la circolazione del virus, per avere un controllo e cercare di ritornare alla normalità ». In questi giorni anche l’ex presidente del Consiglio Superiore di Sanità Walter Ricciardi oggi attuale consigliere del Ministro Speranza avalla l’idea intrapresa da alcuni Stati ovvero quella di adottare una drastica strategia no-covid. L’idea dei colori attribuiti alle regioni per indicare il rischio di contagi non dimostrerebbe nessun miglioramento e nessuna efficienza per combattere la pandemia. «Sono tutte scelte sociali e politiche – continua – mi pare evidente che i colori attribuiti non hanno funzionato. Non ci prendiamo in giro, ascoltare e leggere sempre numeri importanti per quanto riguarda i decessi in Italia forse fa comodo a qualcuno. Come mai in altri Paesi sono nettamente inferiori? Da medico non mi sta affatto bene , sin dal primo momento».  Occorre quindi potenziare e programmare gli interventi per evitare il tracollo socio-economico. Ma si tratta di concetti non sempre tenuti in debita considerazione. « Ci sono persone che al Governo non riescono a mettere delle idee ben chiare sulla situazione ristori. La questione degli impianti sciistici è stata gestita male».

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