I giochi sono fatti. Stamattina a Palermo la Guardia di Finanza ha arrestato 15 persone. Le fiamme gialle hanno fatto luce su un giro di scommesse illegali che viaggiava lungo l’asse Palermo – Napoli e che ammontava a 2,5 milioni al mese. «L’attività che abbiamo eseguito costituisce lo sviluppo – ha dichiarato Gianluca Angelini Comandante del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – di indagini complesse a partire dal mese di giugno. Avevano fatto emergere la capacità ancora una volta di Cosa Nostra nell’infiltrarsi nel settore delle scommesse e dei giochi. Diverse le famiglie mafiose palermitane coinvolte. Gli elementi acquisiti hanno fatto emergere l’esistenza di gruppi criminali che svolgevano raccolte abusive di scommesse sia on-line che da banco, attraverso reti parallele e clandestine». In carcere sono finiti sei soggetti; gli altri nove sono stati posti ai domiciliari. Con lo stesso provvedimento è stato disposto il sequestro di sei agenzie di scommesse. I titolari possedevano regolarmente le concessioni statali rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. «Effettivamente la forza del meccanismo era questa – continua – il fatto che ci fosse una perfetta sovrapponibilità fra il sistema lecito e quello illecito. Le agenzie che abbiamo sequestrato avevano l’autorizzazione a raccogliere le scommesse solo attraverso i siti di proprietà  e non i siti con dominio .com che sono piattaforme con riferimento all’estero. Questo è stato complicato per tracciare le scommesse e disarticolare questo meccanismo criminale». Un business cospicuo per la mafia. «Sono stati gli stessi indagati a quantificare in modo riduttivo – conclude – un giro di affari che si aggirava intorno ai 2-3 milioni di euro al mese per quanto riguarda la raccolta illegale delle scommesse».

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