L’ attesa cresce sempre di più. L’avvicinamento ai giochi olimpici alimenta tutto il movimento sportivo italiano accendendo i riflettori verso l’appuntamento dell’anno. Proprio le olimpiadi, il sogno di ogni atleta vivere un momento così prestigioso dopo un lungo percorso fatto di sfide, sacrificio e rinunce senza togliere quel talento che mostra la bellezza di chi sa che dovrà giocarsi tutto. La nazionale di volley femminile, sta preparando al meglio questo evento, con la consapevolezza che l’ottimo lavoro svolto fin qui sia la dimostrazione di una squadra importante, forte e pronta ancora una volta a far divertire l’intero paese. « La sensazione che avevo dopo la gara contro l’Olanda che disputammo a Catania, era al contrario, se tutto quello non fosse accaduto – ha dichiarato Davide Mazzanti mister della Nazionale italiana di volley femminile – non  era mai successo di pensarla così. Quel momento era così importante che ci tenevamo tantissimo, in mezzo però la pandemia ha stravolto tutti i piani e quello che abbiamo fatto è stato di sfruttare il tempo necessario analizzando attraverso degli studi il processo di crescita sia di rendimento che fisico, delle ragazze ». Le chiamano le ragazze terribili, alzando ogni anno le loro prestazioni ai massimi livelli mettendo cuore e quella giusta sfrontatezza agli occhi di tutti. Da quel mondiale 2018, con un secondo posto sono nate parecchie stelle dalla Egonu , Silla, Malinov per fare qualche nome,  sconfitti solo dalla Serbia al tie-break l’Italia aveva capito di che pasta fosse fatta. Una sconfitta figlia solo di errori in un momento cruciale dove i nervi e la concentrazione giocano un ruolo determinante, ma cristallizzando la forza di una squadra che da quel giorno avrà da tutti applausi e forte considerazione. « In quella manifestazione abbiamo giocato dei tie-break anche determinanti per uscire fuori dalla competizione – continua –  il risultato è un fattore di casualità che uno deve accettare. Quello che possiamo determinare è la nostra prestazione. Nello sport tutto è possibile, credo che certe volte ci perdiamo nella casualità che può determinare un risultato a favore o sfavore. In quei dettagli lì ci giochiamo tantissimo. Il nostro valore và al di là del risultato, e quello delle persone  non è in funzione dei risultati (per l’ambiente magari si) per chi vive dentro è tutto in maniera diversa ». Un allenatore come Davide Mazzanti che esalta l’anima e il cuore di ogni giocatrice produce una reazione, che si chiama prestazione. Un gruppo che può guardare in faccia chiunque cercando di completare quello che nel mondiale fu strappato ad un passo dalla gloria . Davide Mazzanti unisce tutti e vuole un grande Italia perché in questa olimpiade sa di avere il giusto mix tra fuoriclasse già note e nuove leve davvero importanti. «  Credo che molte ragazze hanno avuto del tempo per preparare al meglio anche durante i tempi di inattività dettata dallo stop in campionato causa covid – conclude –  abbiamo scoperto nuove risorse questa è la nota positiva. Con tutto lo staff abbiamo scoperto cose nuove, trovando e allenado nuove capicità a fronte dell’impegno come le olimpiadi. E’ stato un anno stressante sia fisico che mentale. Proprio in questi momenti molte persone trovano nuove risorse mettendo in gioco ancor di più se stessi ».

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