Un “no” che pesa come un macigno e che fa rumore nei confronti di Sicindustria Messina. Il progetto di  A2A Green, ideato per migliorare la gestione rifiuti nella città dello Stretto, permetterebbe di produrre gas naturale, attraverso il trattamento dei rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata. Insomma un passo tecnologico che andrebbe a migliorare il comparto proiettando verso il futuro il territorio. E per tali ragioni gli industriali insieme ai sindacati hanno deciso di impugnare carta e penna e di scrivere all’assessorato regionale Territorio e Ambiente. «Purtroppo le motivazioni del no sono all’interno di una relazione di un piano che individua due impianti che dovranno essere realizzatid al pubblico, a Mili e a Monforte – ha dichiarato Ivo Blandina Presidente di Sicindustria Messina, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – questo negherebbe la realizzazione per i privati di realizzare impianti. Il progetto A2A rientra in un piano di riorganizzazione del sito industriale di San Filippo del Mela. La vecchia centrale verrà trasformata per generare energia elettrica rinnovabile e dal recupero dei rifiuti soldi urbani ». Il costo dell’opera ammonta a 400 milioni di euro. Un investimento che si andrebbe a sommare al valore generato dall’indotto e  all’effetto moltiplicatore dopo la messa in funzione. «Chi produce rifiuti – conclude – ai Comuni, lasceremo una grave eredità al futuro dei nostri figli, un danno vero e proprio. Questo non consentirà di mettere in moto un processo virtuoso di economia circolare, tra smaltimento , energia di valore e di lavoro».

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