Non è più un mistero. Ormai le varianti del Covid19 sono una realtà e da settimane accendono l’ennesima spia rossa, preoccupando l’intera popolazione. E’ stato registrato un caso di variante inglese appena un mese fa a Palermo, ma non rimane l’unico caso isolato in Sicilia. Altri profili arrivati dall’Africa hanno posto più di un dubbio. « La possibilità di trovare delle varianti era da tenere in piena considerazione – ha dichiarato Letterio Bonina, professore ordinario di Virologia all’Università di Messina, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – perché il Coronavirus muta ottenendo una diffusione attraverso le persone. Bisogna osservare la diversa patologia. Il vaccino rimane la chiave necessaria per combattere e contrastare anche le varianti, attaccando un limitato numero di aminoacidi che sono sufficienti per cambiare il comportamento del virus, ma allo stesso tempo vengono ad essere neutralizzate dagli anticorpi che provengono dal vaccino ». La speranza è quella di non far crescere la curva dei contagi. Sono giorni e ore decisive per un possibile passaggio da zona arancione a gialla. « Bisogna continuare a mantenere il distanziamento e continuare a essere prudenti – prosegue –  non bisogna rallentare quello che è stato fatto fino adesso. Il virus circola, le varianti pure. In Sicilia si sono registrati pochissimi casi. Regioni come l’Umbria e precisamente a Perugia, vivono in questo momento una situazione disastrosa con la variante inglese. Bisogna stare ancora molto attenti ».

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