La nuova variante del Covid19 minaccia e non poco l’intera nazione. La variante Delta è quella che, ad oggi, sembra essere la più contagiosa con un tasso di trasmissione del 40-50% rispetto alle altre. La preoccupazione è dietro l’angolo, con le dovute paure che ci riportano nuovamente a un anno fa. « La variante Delta spaventa perché viene proposta come un problema insormontabile – ha dichiarato il prof. Matteo Bassetti direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – ma nella realtà, nel nostro Paese credo che ci sia stato sul coronavirus delle informazioni non proprio corrette. Purtroppo da noi in Italia sembra che i nostri giornali non posso fare a meno del Covid, mettendo sempre la notizia negativa per l’attenzione di tutti. Le varianti sono la migliore pubblicità per i vaccini. Gli stessi funzionano molto bene per tutte le varianti. Bisogna guardare questo virus con occhi diversi, se fossimo in guerra lo sarebbero i nostri missili ». Quali sono adesso i criteri da seguire per contrastare la variante Delta? I vaccini somministrati possono bastare per avere un quadro clinico reale? «I vaccini MRNA che sono poi Pfizer e Moderna hanno qualcosa in più – continua – nei confronti delle varianti. Due dosi di Pfizer arrivano a proteggere anche il 93-95%  di forme più gravi. Anche con Astrazeneca raggiungiamo l’80%  con buoni risultati, insomma i vaccini MRNA sono più efficaci. Noi dobbiamo continuare a vaccinarci. Gli ultimi dati evidenziano un maggior numero di contagi tra i giovani ancora non tutti vaccinati e scoperti al virus. Attenzione però, non bisogna sottovalutare questo aspetto perché potrebbe rappresentare un nuovo focolaio con tanti casi pandemici». Anche la scuola pone delle domande sul suo futuro, con la didattica a distanza ancora una volta possibile protagonista nella ripresa del nuovo anno. Per questa estate, insomma,occorre mantenere alta l’attenzione senza dimenticare che la vaccinazione è l’unico canale per tornare alla “normalità”.  Tra le domande e le riflessioni che vengono poste in alto sicuramente c’è la possibilità o meno della terza dose. Sarà così? «Stanno uscendo dei lavori scientifici che attestano che i vaccini MRNA – conclude – potrebbero non aver bisogna di una dose di richiamo. Bisogna capire cosa fare in futuro. La terza dose entro la fine dell’anno è solo una stupidaggine. Dobbiamo dare alla gente informazioni corrette».

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