Piccoli ma lenti passi avanti sul caso Denise Pipitone. La piccola seppur  scomparsa da ben 17 anni lascia comunque accese delle speranze. I lavori dei magistrati che sono ritornati da qualche mese ad occuparsi del caso si ritrovano alle prese con parecchie strade,l’ultima quella dell’ex pm Maria Angioni. Inizialmente fù lei ad occuparsi del caso di Denise,oggi ai fatti rischia un procedimento penale per false dichiarazioni sulla vita della bambina. Più passa il tempo è questo giallo si infittisce sempre di più. « Tutto questo è una situazione abbastanza particolare – ha dichiarato la dott.ssa Roberta Bruzzone criminologa, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – un vero colpo di scena su questa vicenda con le indagini sulla Angioni. La procura è abbastanza efficiente e che magari riguardi l’indagine  principale sulla vicenda di Denise. Tecnicamente è un caso abbastanza complesso e in questi mesi abbiamo avuto modo di approfondirla un pò tutti. Tantissime persone hanno riferito tante cose discutibili, ci sono tanti elementi per arrivare al dunque. Maria Angioni per quanto riguarda le sue dichiarazioni ha dato degli impulsi notevoli ». Cosa avrà spinto l’ex pm Maria Angioni ad aver fatto determinate dichiarazioni sulla scomparsa di Denise. Ad oggi la procura di Marsala non trova nessuna corrispondenza e da questo segue l’incriminazione per false dichiarazioni. « Il fattore tempo di ben 17 anni è infinito – continua – anche perché i ricordi cedono il passo rispetto a una serie di elementi. All’epoca tanti elementi sono stati raccolti e sono suscettibili alla luce di quelli nuovi con una nuova lettura. Abbiamo delle testimoninaze in più, questo è fondamentale. Ad oggi siamopiùvicini rispetto a 17 anni alla soluzione del caso ». Adesso bisogna cercare di ricostruire una serie di elementi che possano disegnare una pista vera e concreta della piccola Denise. Questa vicenda racchiude la speranza e il desiderio di poter tutti insieme abbracciare Denise Pipitone e di asciugare le lacrime della mamma, Piera Maggio. Dalla tv russa con la vicenda Olesya, le lettere anonime recapitate allo studio dell’avvocato Giacomo Frazzitta, ai timidi tentativi coraggiosi di cittadini anonimi di mazara passandoper le dichiarazioni dell’ex pm Angioni, aspetti e fatti che hanno comunque fatto parlare e riaprire i fascicoli di questo caso,possano davvero toccare le anime e la coscienza di chi sa. « La fase è molto delicata, ci sono buone prospettive ma non ti aspetti certe dichiarazioni da parte di un ex magistarto – conclude – lascia davvero perplessi tutti. L’unico avvistamento ad oggi risale a quello di Milano, nel mese successivo alla scomparsa (ottobre 2004) , purtroppo non fu mai verificato è rimane l’unico avvistamento dopo ben 17 anni. Gli sviluppi ci saranno, se qualcuno conosce i veri fatti, parli oggi questo è il momento di farlo ».

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