I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato un uomo in flagranza di reato: usura aggravata dal metodo mafioso. Vittima un ristoratore che si era rivolto all’aguzzino per un prestito. «L’attività di indagine che ha condotto il nucleo di polizia economico – finanziario della GDF con la direzione della Procura di Catania – ha dichiarato il comandante della Guardia Finanza di Catania Gennaro Tramontano, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – ha permesso di individuare un usuraio che ha effettuato un prestito con tasso usuraio, nei confronti di un imprenditore catanese attivo nella ristorazione. Questo episodio è avvertito in un momento così particolare, di forte contrazione economica». A fronte di 3500 euro iniziali, a partire da febbraio 2020 aveva costretto l’imprenditore a riconoscere un tasso d’interesse del 120%. Diversi i luoghi dove avveniva la consegna delle somme pattuite. «L’ultimo pagamento delle rate – continua – è avvenuto proprio in un distributore di benzina a Misterbianco. Gli investigatori del nucleo erano presenti e hanno potuto intercettare l’illecita azione di denaro». Rinvenuti anche pizzini. Le frequentazioni dell’usuraio con soggetti appartenenti al clan Santapaola – Ercolano hanno fatto scattare ulteriori controlli. «Sono state disposte le perquisizioni domiciliari – conclude – e in un caso sono stati rinvenuti proprio i documenti che attestavano le operazioni dei prestiti con tasso usuraio». Le fiamme gialle hanno anche contestato la detenzione di armi al padre; nella sua casa, infatti, oltre ad una pistola sono state trovate 40 cartucce. 

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