Sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Catania ben 7 imprese che da tempo operavano in modo clandestino per la produzione di pedane in legno. Sui prodotti venivano applicati anche marchi contraffati. Sul posto le fiamme gialle hanno trovato all’opera diversi lavoratori in nero; cinque di loro usufruivano da tempo del reddito di cittadinanza. «L’attività rientra nel più ampio respiro di controllo economico del territorio – ha dichiarato il comandante della compagnia di Catania della Guardia di Finanza Antonio Di Fratta, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – il tutto si è svolto sia con attività sul territorio che con le classiche attività di polizia, appostamenti, pedinamenti e attività di background d’ufficio con incrocio di dati. Il tutto ci ha portato a concentrarci nei confronti di sette imprese operanti nella produzione di legname che poi successivamente sono state sottoposte a controllo». Nello specifico sono stati individuati quattro opifici dove si è proceduto a sequestrare ben ottomila pallet e numerosi cliché per l’illecita marchiatura a fuoco. «Nell’ambito dell’attività abbiamo scoperto alcuni soggetti – continua – che stavano prestando la propria opera lavorativa. Abbiamo rinvenuto dodici soggetti che erano lavoratori in nero e tra questi cinque percepivano anche il reddito di cittadinanza». I controlli effettuati dagli investigatori hanno fatto emergere che i prodotti non erano a norma di legge e che riportavano, tra l’altro, il marchio EPAL che contraddistingue il sistema di interscambio di pallet riutilizzabili più diffuso in Europa in maniera fraudolenta. Una beffa per i consumatori che hanno acquistato la merce: nociva e a rischio salute. «In buona sostanza tra gli opifici – conclude – abbiamo rinvenuto dei veri macchinari e utensili atti alla riproduzione di questo marchio mediante dei cliché a fuoco, costruiti in maniera molto artigianale così da dare una parvenza di qualità quando in realtà non rispondeva ai crismi dalla marcatura EPAL».

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