La tromba d’aria non ha risparmiato proprio nulla a Catania. La forte perturbazione che si era formata in mare, ha attraversato il litorale Kennedy per poi spostarsi nei quartieri di San Giuseppe La Rena, San Francesco La Rena e Santa Maria Goretti devastando abitazioni e locali. Automobilisti bloccati nelle auto, alberi abbattuti e capannoni della zona industriale danneggiati: elevate i danni. Secondo una stima da parte della Protezione Civile ammontano a 5milioni di euro. «E’ una stima molto provvisoria – ha dichiarato Alessandro Porto assessore comunale alla Protezione Civile di Catania, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – in base a quello che abbiamo trovato. Abbiamo registrato più di 50 interventi in tutta la città, i danni maggiori sono stati rilevati nella zona Sud soprattutto nel quartiere Santa Maria Goretti. Parecchi disastri sono stati registrati in via Brucoli e via Melilli; tetti scoperchiati, mezzi di trasporto ribaltati e pali di cemento per la pubblica illuminazione piegati dal vento. Disagi gravi per privati e aziende. Siamo pronti per attivare un avviso a chi ha subito gravi danni offrendo una perizia tecnica dei danni subiti. Attraverso questa procedura chiedere un rimborso nel breve tempo possibile per ripristinare i vari locali». Nella giornata di ieri gli operatori comunali hanno rimosso gran parte dei detriti che occupavano le strade interessate cercando di evitare pericoli agli automobilisti. Sarà in vigore la massima allerta in questi giorni in tutta la città. « Ieri mattina insieme al capo di gabinetto, l’ing. Marra e al dott. Romano – conclude – ai quali va un sentito ringraziamento, al corpo dei Vigili del Fuoco, agli operatori della protezione civile, quelli della multiservizi li ringraziamo perché hanno dato il massimo impegno per ripulire gli spazi con interventi a favore dei cittadini catanesi, dimostrando il massimo impegno in tutte le zone colpite. Bisogna alzare l’attenzione, nelle prossime ore il Comune indicherà le procedure per chiedere il rimborso dei danni subiti. Il presidente della regione siciliana dichiarerà lo stato di calamità».

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