Sono 22 le persone indagate a vario titolo. I carabinieri del comando provinciale di Catania, hanno dato esecuzione di custodia cautelare su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione denominata “Concordia” raccoglieva un volume  d’affari che si aggirava intorno ai 10 mila euro al giorno. Diversi i pusher e le vedette, che si sarebbero occupati della gestione del traffico di stupefacenti. « I carabinieri della compagnia Piazza Dante insieme al comando Provinciale su ordine della DDA – ha dichiarato il Capitano Roberto Martina comandante della compagnia dei Carabinieri di Piazza Dante di Catania, all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – dopo 4 mesi di indagine, ha permesso di sgominare 2 gruppi criminali sulla città di Catania.  Il primo gruppo era radicato nel quartiere di S. Cristoforo, con lo spaccio che avveniva in mezzo alla strada, coinvolgendo anche delle donne. Il secondo gruppo, invece, aveva sede nei pressi della stazione ferroviaria di Catania ed era specializzato nello spaccio di sostanze stupefacenti a domicilio. I soggetti a bordo dei loro motocicli consegnavano direttamente la roba direttamente nelle abitazioni dei clienti ». Due aree, in cui i 22 soggetti riuscivano a ritagliarsi dei ruoli ben netti per far circolare la droga più velocemente. Le cessioni avvenivano in tempi brevissimi, tra ordini e consegna. La Direzione Distrettuale Antimafia per fronteggiare e eliminare questo fenomeno di spaccio, ha eseguito l’ordinanza cautelare. Dieci sono in carcere, sette ai domiciliari e per cinque è scattato l’obbligo di dimora. « Le operazioni avvenivano nella maniera più classica – conclude – come se ordinassimo una semplice pizza a domicilio. Tramite chiamate dirette o messaggistica, tutto con termini criptati. Allo stesso tempo durante le indagini accompagnati da parecchi video, ci siamo accorti, tra l’altro, il ruolo di 2 tassisti che frequentavano entrambe le piazze. Acquistavano e rivendevano all’esterno dei locali notturni, oppure dopo aver fatto salire a bordo delle loro auto i clienti, si recavano in una delle piazze di spaccio consentendo e aiutando i clienti a provvedere all’acquisto delle sostanze stupefacenti ».

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