“Empatía” è il titolo del nuovo lavoro di Antonella Ruggiero uscito il 5 dicembre. Un album particolarmente suggestivo e molto sentito, che viene pubblicato come testimonianza di un concerto dedicato al volontariato che, in tempi come quelli che stiamo attraversando, assume un valore molto significativo.

Si tratta, infatti, della registrazione di uno speciale concerto dell’artista insieme a Maurizio Camardi Sabir 5et e a  Roberto Colombo, tenutosi nella meravigliosa Basilica di Sant’Antonio a Padova, l’8 febbraio scorso, realizzato in occasione del Concerto per la Pace organizzato per l’inaugurazione di Padova capitale europea del volontariato 2020 e promosso dal Centro Servizi Volontariato della città. Quindici brani interpretati dalla magnifica e inconfondibile voce della Ruggiero, registrati come un album da studio.

Antonella Ruggiero ha deciso di pubblicare il disco in concomitanza con il passaggio del testimone da Padova a Berlino (città alla quale è molto legata e dove trascorre molto del suo tempo) in qualità di Capitale Internazionale del Volontariato, che cade proprio il 5 dicembre.

Quindici i brani scelti ed interpretati da Antonella: Nos padre, un tema musicale di Maurizio Camardi; Ave Maria di Fabrizio De André; La danza (Tu Mhi Shiva) di Ruggiero e Colombo, qui con mantra in hindi, da Libera, primo album solista di Antonella; Echi d’infinito, di Kaballà e Mario Venuti, con cui Antonella partecipò al Festival di Sanremo nel 2005; Ave Maria Stella, del compositore contemporaneo Mark Thomas; l’inno latino Veni veni EmmanuelCavallo bianco, la prima canzone interpretata da Antonella nei Matia Bazar, e ritenuta la più intensa e rappresentativa degli anni settanta; il canto sacro più amato ed eseguito in Sardegna Deus ti salvet MariaKyrie (Missa Luba), rilettura della Messa in latino composta dal padre francescano Guido Haazen; Creuza de ma, capolavoro di Fabrizio De André e Mauro Pagani; Respondemos, brano fondamentale del repertorio di musica ebraica; Armaduk, una composizione di Maurizio Camardi; Il viaggio, brano anch’esso presente in Libera, ed in questa versione con il testo da lei riscritto. E poi due bonus track: Barene, brano strumentale composto da Alessandro Tombesi, e Soltanto, tradotto e cantato da Alessandra Moro sul tradizionale yiddish Main rue platz.

L’originalissima formazione musicale (Maurizio Camardi ai saxofoni, duduk e flauti insieme a Sabir, un quartetto di musicisti acustici formato da Alessandro Tombesi all’arpa, Ilaria Fantin all’arciliuto, Alessandra Moro al violoncello e Alessandro Arcolin alle percussioni, oltre naturalmente a Roberto Colombo, al vocoder e organo liturgico) e la motivazione per cui questo concerto è stato realizzato, fanno di Empatía un lavoro tra i più ragguardevoli e interessanti della Ruggiero.

Considerata universalmente une delle voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano, Antonella Ruggiero ha mostrato negli anni la sua curiosità sperimentando diverse forme sonore e artistiche. Dopo il percorso di grandi successi con i Matia Bazar, durato quattordici anni, e una pausa di sette, la Ruggiero inizia la sua carriera solista pubblicando l’album Libera nel 1996. Il lavoro più recente Quando facevo la cantante è del 2018: un cofanetto con 6 cd contenente oltre cento brani registrati dal 1996 al 2018, dei quali sessanta non erano stati mai pubblicati precedentemente.