Il tempo passa ma ancora, in tutta Catania, restano ancora troppi tombini otturati da rifiuti e cenere vulcanica. “La situazione è estremamente seria -afferma in una nota il presidente del comitato “CataniaNostra” Andrea Cardello- ma sembra quasi che non venga presa nella giusta considerazione dall’amministrazione”. “Occorre una mappatura specifica dei punti maggiormente a rischio della città -poi aggiunge- e procedere con attrezzature specifiche per garantire il deflusso delle acque piovane”.